Quanto costa chiamare i vigili del fuoco per aprire la porta?

In Italia si dà per scontato che tutti gli interventi dei vigili del fuoco, esattamente come quelli di polizia e carabinieri, siano gratuiti. Ma non è così. Infatti alcuni servizi destinati ai cittadini vengono eseguiti a pagamento.

Solitamente si tratta di quegli interventi che non prevedono un carattere di urgenza vera e propria, ovvero che non vanno a minare l’incolumità pubblica o privata.

I vigili del fuoco, come noto, hanno uno spettro di intervento molto ampio: fughe di gas, gestione di incendi, intervento durante le avendo dimenticato le chiavi all’interno calamità naturali, incidenti stradali, ed anche andare in aiuto a chi è rimasto chiuso in ascensore o a chi è rimasto fuori dalla propria casa.

Più o meno a tutti è capitato di restare chiusi fuori di casa. Perché la serratura della porta blindata si è bloccata o abbiamo perso le chiavi. Non è una situazione in cui ci si sente particolarmente brillanti, ma anche in quei casi i si può rivolgere ai vigili del fuoco.

Quali sono gli interventi a pagamento dei vigili del fuoco?

Se nel tuo tetto è presente un nido di vespe e sei allergico alla loro puntura o qualcuno dei tuoi cari lo è; se il tuo cane è finito in una situazione pericolosa su un argine del fiume; se sei rimasto impantanato con l’auto e non riesci più a tirarla fuori; se il proverbiale gattino è salito su un albero e non riesci a convincerlo a scendere. Oppure, se ti sei chiuso fuori di casa e non sai più come rientrare puoi chiamare i Vigili del Fuoco. A pagamento.

O meglio: i servizi che abbiamo elencato possono essere a pagamento ma molto dipende dal singolo comando. Esistono infatti differenze in questo ambito da comando a comando.

La decisione del caposquadra

Il discrimine è creato da una vecchia legge del 1965 che è quella che regola le attività dei vigili del fuoco. Secondo questa norma infatti i servizi di soccorso non urgenti sono a pagamento.

Il concetto di urgenza è meglio chiarito definendo i casi urgenti come quelli in cui esiste «un pericolo imminente di danno a persone e a cose».

Ne consegue che il caposquadra dei vigili del fuoco valuterà l’importanza del fatto in base a questa definizione e solo la sua valutazione potrà stabilire se l’intervento è di tipo gratuito o a pagamento.

Se, per esempio, dovessero trovarsi in pericolo persone o animali, l’intervento svolto dalla squadra di vigili del fuoco non potrebbe, per legge, essere a pagamento.

In questa valutazione il caposquadra dovrà considerare, oltre alla presenza di un reale pericolo, anche la possibilità delle alternative a disposizione del cittadino in difficoltà.

Ne consegue che nel caso che ci più ci interessa, ovvero dell’essere rimasti chiusi fuori dalla porta, l’alternativa c’è: basterà infatti chiamare un fabbro.

Così come si potrebbe chiamare un carro attrezzi qualora si rimanga impantanati con l’auto. Se esiste l’alternativa dunque il fattore intervento d’urgenza diviene più aleatorio per il caposquadra.

Ovviamente nell’attenta analisi che dovrà fare questo il vigile del fuoco a capo dell’intervento c’è anche un altro fattore: la vulnerabilità del cittadino che ha fatto la chiamata.

Se a rimanere chiuso fuori dalla porta è una persona molto anziana che deve assumere medicinali che ha in casa o che non può permettersi di dormire altrove… il caposquadra sarà tenuto ad ammettere l’urgenza del caso e la conseguente gratuità dell’intervento.

Quanto costa l’intervento dei vigili del fuoco?

La stessa legge del 1965 fissa anche le tariffe che, ovviamente, sono state aggiornate nel tempo al corso dell’inflazione e alla traduzione in Euro.

L’ultimo aggiornamento è stato fatto con un decreto ministeriale del 2012 e prevede la corresponsione di una cifra che va dai 100 ai 200 Euro, a seconda del caso.

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